Le intolleranze alimentari: latte e lattosio

Una delle intolleranze alimentari più diffuse è certamente quella al lattosio, causata dalla difficoltà di digerire il lattosio.
Il lattosio è lo zucchero contenuto nel latte. Normalmente, l’enzima chiamato lattasi, presente nell’intestino tenue, scompone il lattosio in zuccheri più semplici (glucosio e galattosio) che entrano poi in circolo nel sangue. Quando l’attività enzimatica è ridotta, il lattosio non viene scomposto e viene trasportato nell’intestino crasso dove viene fermentato dai batteri presenti in quella parte del corpo. Questo può determinare sintomi come flatulenza, dolore intestinale e diarrea.
Avuta conferma della diagnosi di allergia alla proteina del latte, è importante seguire una dieta bilanciata e sana.

La dieta da seguire  
In caso di diagnosi di intolleranza al lattosio non è sempre necessario eliminare i prodotti che lo contengono, a volte è possibile individuare la quantità di lattosio che può essere tollerata senza scatenare sintomi. Se l’intolleranza è lieve possibile controllare i sintomi bevendo il latte durante i pasti, sostituendo i prodotti freschi con quelli fermentati, bevendo latte povero di lattosio. Alcuni formaggi (parmigiano, emmental, cheddar, edam) contengono pochissimo lattosio. Se l’intolleranza è grave è importante fare attenzione e leggere accuratamente le etichette degli alimenti: il lattosio, infatti, è utilizzato in molti cibi pronti.

Fortunatamente oggi in commercio esistono delle alternative vegetali al consumo di latte vaccino e prodotti derivati come le bevande di cereali e le creme vegetali: a base di aveva, KAMUT®, riso e soia.

Fonti:
Sito web Eufic (European The European Food Information Council)

http://www.eufic.org/article/it/expid/basics-allergie-intolleranze-alimentari/

 

Sito web  Epicentro- Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
http://www.epicentro.iss.it