Le Intolleranze Alimentari
Che cos'è la Celiachia

La celiachia è una patologia autoimmune scatenata dal consumo di glutine, proteina presente nel frumento, orzo, avena, farro, KAMUT® e segale. I sintomi classici riscontrati sono diarrea,  gonfiore intestinale e dolori addominali. Si può tuttavia manifestare con altri sintomi meno diffusi e comuni come dolori articolari, stanchezza cronica e depressione, rendendone più difficile la diagnosi. Se non riconosciuta, l'intolleranza al glutine può causare un cattivo assorbimento di nutrienti, generando gravi danni all'intestino e altre complicanze come:
- Osteoporosi: perché assorbire poco calcio può indebolire la struttura ossea
- Calcolosi renale: dovuta alla perdita di calcio e grassi
- Anemia: per la carenza di ferro, vitamine e minerali
- Convulsioni o epilessia: perché si assorbono pochi folati il che favorisce la formazione di depositi di calcio cerebrali
- Aborti: ve ne è una maggiore incidenza data dalla carenza di folati
- Problemi alla tiroide: chi è affetto da celiachia è tre volte più soggetto a soffrire di affezioni tiroide
- arresto della crescita nei bambini piccoli: a causa del non adeguato assorbimento dei nutrienti necessari alla crescita.

TEST PER L’INTOLLERANZA AL GLUTINE
Inizialmente, per togliersi il dubbio, si possono eseguire accertamenti meno invasivi come ad esempio un semplice esame del sangue che ricerchi però degli anticorpi specifici: gli AGA (anticorpi anti-gliadina di classe IgA e IgG) , gli EMA (anticorpi anti-endomisio di classe IgA. ) e  e i tTG (anticorpi anti-transglutaminasi tissutale di classe IgA).
Nel primo caso si indaga sulla gliadina , una delle proteine che costituiscono il glutine, nel secondo sull’ endomiso, un costituente dei tessuti. Va detto che i due test, se presi singolarmente, non danno risultati certi. Può capitare infatti di trovare anticorpi alla gliadina anche in persone non affette da celiachia. Quando però entrambi i test concordano sul risultato (positivo o negativo) è certo si possa confermare, nel primo caso, o escludere, nel secondo, la diagnosi di celiachia. Recentissimo, il test sugli Anti-transglutaminasi che dosa gli anticorpi di classe IgA. Per arrivare però a una diagnosi definitiva, in genere lo specialista consiglia di eseguire una biopsia intestinale, prelevando un frammento di tessuto sul quale eseguire l’esame istologico onde verificare se i villi sono stati danneggiati.
La diagnostica sierologica della celiachia si avvale ad oggi dei seguenti dosaggi anticorpali: gli AGA (anticorpi anti-gliadina di classe IgA e IgG), gli EMA (anticorpi anti-endomisio di classe IgA), e i tTG (anticorpi anti-transglutaminasi tissutale di classe IgA).

LA CURA PER LA CELIACHIA: LA DIETA SENZA GLUTINE
Il problema della celiachia è innanzitutto diagnosticarla. A questo punto basta adottare una dieta priva di glutine per vedere scomparire totalmente i sintomi. Non solo, anche la mucosa intestinale, lentamente, torna alla normalità. Una volta raggiunto un buono stato di salute, però, è bene rispettare comunque i divieti in materia alimentare perché dosi anche minime di glutine possono scatenare l’ immediata insorgenza dei sintomi. Dalla malattia, infatti, per il momento non si guarisce. Non è indispensabile però rinunciare a pane, dolci, pizza e pasta, creme, ecc..
Fortunatamente oggi in commercio, non mancano alimenti alternativi, creati proprio per le persone intolleranti al glutine, che si possono acquistare nelle farmacie e nei supermercati, dei quali molti sono rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale.
(per maggior chiarimenti vedi - Registro Nazionale dei Prodotti destinati ad un’alimentazione particolare
(http://www.salute.gov.it/alimentiParticolariIntegratori/paginaInternaMenuAlimentiParticolariIntegratori.jsp?id=1270&menu=strumentieservizi)

Fonti:
http://www.celiachia.it
Atti - III Convegno Internazionale AIC - Mastering the coeliac condition: from medicine to social sciences and food technology - March 29th-31st Florence, Italy